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GIOVANNI
FRANCESCHELLI nasce a CELENZA SUL TRIGNO nel 1909 e
muore a POSILLIPO nel 1958
Giovanni Franceschelli
- Il periodo milanese
Cittadino del
mondo, geniale ed estroverso ha vissuto a lungo a
Milano, dipingendo e scolpendo nella creta le sue
immagini dei personaggi più in voga in quel periodo, che
utilizzando l'abilità delle sue mani, preferivano farsi
fare una "Testa" più che una fotografia. All'inizio
della sua carriera ha ricoperto svariatissimi ruoli,
lavorando sempre nell'ambito della ceramica e della
terracotta. A Milano, nel Museo di Arte Moderna è
presente una sua opera dal titolo "Faccetta Nera"
acquistata direttamente da lui nel 1936. Nel periodo
Teatino si è cimentato nella realizzazione del busto di
Monsignor Venturi cha attualmente è posizionato alla
Villa Comunale di Chieti. Certamente uscite dalle
sapiente mani di Giovanni Franceschelli una terracotta
di rara bellezza :"La Toscanina" attualmente ammirabile
al Museo Barbella, sito nel Palazzo Martinetti a Chieti.
Tre statue sono state posizionate all'interno
dell'Istituto Industriale Luigi di Savoia di Chieti. Due
suoi gessi, recentemente restaurati sono appesi nel
palazzo dell'industria di Chieti. Al pittore scultore
Giovanni Franceschelli è stato dedicata una via che
porta il suo nome nei pressi del Piano Sant'Angelo della
mostra città
Giovanni Franceschelli -
Autore della statua a Monsignor
Venturi - Villa Comunale
Chieti
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Tante le opere uscite dalle
sue mani e vendute naturalmente per mangiare, sparse per l'Italia di cui
non si conosce tutt'oggi la destinazione, I due figli anziani hanno
affidato ad un ragazzo di Chieti la realizzazione di un sito UFFICIALE
che dovrà riportare e testimoniare, almeno in fotografia ( fatte da
fotografo Morricone di Chieti ) tutte le opere realizzate e tentare,
magari con l'aiuto di chi vede e le riconsce di indicarne il luogo di
conservaziomne. Nella città di Chieti, pochi conoscono quest'uomo,
tranne poche persone che si stanno interessando di stilare un elenco
delle sue opere presenti quì da noi e scrivere la sua biografia, breve
purtroppo, perchè breve e intensa è stata la sua presenza su questa
terra. I tre figli dello
scultore avevano affidato ad un Teatino la realizzazione di un
sito UFFICIALE che avrebbe douto riportare e
testimoniare, almeno in fotografia tutte le opere realizzate
dal padre. Adesso faccio
un pò la storia di questo valente personaggio, utile per chi volesse
approfondire la questione. Giovanni Franceschelli nasce a Celenza sul
Trigno il 1/07/1909, da Angelo Antonio e Berenice Javicoli. Lì trascorre
tutto il periodo dell’infanzia e già da giovanissimo inizia a mettere alla
prova la sua abilità artistica, soprattutto scultorea. All’età di tredici
anni viene avviato agli studi, dapprima inferiori, poi classici, presso il
Seminario Diocesano di Trivento (CB). Non ultima il Liceo, ma, seguendo il
talento creativo, consegue la maturità presso il liceo artistico di Fermo.
Quindi inizia gli studi universitari nella Facoltà di Architettura
dell’Università di Torino.
Giovanni Franceschelli -
Figura di donna - Madonna
col Bambino |
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In questo periodo della vita, universitaria ha
modo di avvicinarsi agli ambienti culturali torinesi. Conosce ed entra
in sintonia con la famiglia reale, come dimostrato dalle innumerevoli
opere, aventi oggetto i reali d’Italia. Nel 1934 conosce Josephin Bacher,
che ritrae in un bassorilievo ed esegue, in seguito, il busto del Duce.
Nel 1937, torna al paese natio, dove prende in moglie la giovane Fiorina
Carusi: si trasferiscono subito a Milano, dove nel 1939 nasce il loro primo
figlio, Antonio. Questo periodo della vita dell’artista, definito
“milanese”, è ricco di opere artistiche il cui numero è oggigiorno sconosciuto.
Nel 1940, all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, decide di tornare in
Abruzzo e si stabilisce con la famiglia a Chieti: anche questo periodo, che
va dal 1940 al 1951, è ricco di opere d'arte realizzate sia su incarichi
pubblici,
sia della Curia Arcivescovile, sia da privati
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esprimendo tutta
la sua vena artistica anche con quadri ad olio schizzi e
disegni. Nel 1945 trova occupazione presso l’Ufficio Tecnico
Erariale, nel 1948 si trasferisce presso la Sovrintendenza alle
Antichità e Scavi di Chieti, in seguito al
Comune di Chieti.Nel 1945 nasce il secondogenito Raffaello e nel 1949 nasce
il terzogenito Franco. Dal 1951 al 1953, per motivi di salute, è costretto
ad allontanarsi da Chieti e dalla famiglia, ma mantiene una intensa
corrispondenza con la moglie ed i figli, senza mai interrompere
l’attività artistica, pittorica e scultorea Dal 1953 vive nel
napoletano, proseguendo nella attività artistica.
Nel
1955 lo ritroviamo a Milano, a Parma, a Varese, a Torino; tiene una
personale in Svizzera, espone in diverse gallerie milanesi. In questo
periodo esegue il busto di Arturo Toscanini ed
il quadro ad olio dello stesso artista datato 1957. Nel 1958 torna a Napoli,
dove prosegue nella sua attività, dedicandosi per lo più a soggetti
religiosi. Nell’agosto del 1958 torna nel suo paese natio, per
lavfesta del Santo patrono.
Riabbraccia la moglie ed i figli e torna subito a Napoli per ultimare
alcune opere con l’intento di ricominciare una nuova vita a Chieti
ma un infarto lo coglie il 3 settembre 1958 a soli 49 anni nella sua
cameretta a Posillipo, nel Seminario campano.
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Sant' Agata
con il guerriero |
Facciata
della chiesa di Sant'Agostino
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La
CHIESA DI SANT'AGOSTINO
è una delle maggiori Chiese della Città, eretta nel 1316 dagli
Agostiniani insieme al monastero adiacente, oggi trasformato in Scuola
Professionale. Nel 1562 subì un incendio; quindi fu rifatta con l'aiuto
di Paolo IV che, a mezzo di un prete, incitò i fedeli alla
ricostruzione. La forma odierna si deve a un rifacimento del 1751
durante il quale la Chiesa fu arricchita di stucchi e di quadri. Della
costruzione originaria trecentesca rimane la fiancata orientale
costruita in laterizio, divisa in piu campate a mezzo di lesene, ornata
con finestre ogivali e coronate da una cornice ad archetti.
Nell'interno: nella seconda cappella a destra, il quadro con il
Franceschelli Giovanni -
Via Crucis -
L'originale, Venturi
Transito
di San Giuseppe, attribuita alla scuola di Luca Giordano, gravemente
danneggiato da restauri di mani inesperte; nella terza cappella,
il quadro con
Sant'Agata, opera di Giovanni Franceschelli; dello stesso artista
abruzzese è la Via Crucis;
sulle pareti laterali del presbiterio vi sono due pannelli in stucco
raffiguranti la vita di Sant'Agostino; in quello di destra è visibile,
sul fondo, uno scorcio di Chieti; nella prima cappella a sinistra, un
grande Crocifisso ligneo policromato, riferibile al secolo XVIII; nella
seconda cappella, il quadro con la Madonna della Cintura, opera di
Donato Teodoro, del secolo XVIII; un Reliquiario della Madonna in
argento cesellato, mobile, opera di scuola napoletana del secolo XVIII;
sulle pareti della Chiesa vi sono delle decorazioni a pannelli in
stucco, raffiguranti la vita di Sant'Agostino. La chiesa è di una
bellezza abbagliante, come tutte le chiese teatine daltronte. Per i
manufatti su descritti rimando alla
BIOGRAFIA integrale di
Franceschelli Giovanni
dove vengono anche presentati singolarmente le fotografie di alcune
delle sue
realizzazioni.
Giovanni Franceschelli -
La Toscanina |
Giovanni Franceschelli -
Faccetta Nera |
@enio
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