Chieti - Antonio Franceschelli - Il figlio maggiore

 

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GIOVANNI FRANCESCHELLI, il padre, nel 1937 tornò al suo paese natio, prese in moglie la giovane Fiorina Carusi e con lei si trasferì a Milano, ove nacque il loro primo figlio, Antonio. A Milano purtroppo, la guerra era sentita terrificante e disastrosa e la piccola famiglia dell’artista che trovava alloggio vicino alle industrie belliche, continuamente bombardate dai tedeschi, era costretta a vivere nei rifugi di fortuna. In questi luoghi bisognava provvedere al nutrimento del figlioletto Antonio, ancora lattante che piangeva, ma alla mamma Fiorina mancava il latte, allora inventarono la "puparella" un succhiotto fatto con un fazzolettino ripieno di zucchero e bagnato al vino,

 

 

 

Antonio Franceschelli - Gita al lago 1966

 

 

 

piccola invenzione domestica, con amore, dettato dalla necessità. Comunque appena fu possibile, lasciarono Milano. Nel treno, diretto verso l’Abruzzo, la mamma Fiorina, tenendo in braccio il figlioletto che piangeva, era commossa perché lasciava Milano; la Milano che l’aveva formata, l’aveva maturata e lì era divenuta madre. La permanenza a Chieti che va dal 1940 al 1951 vede il Franceschelli Giovanni circondato da un largo stuolo di amici che notando le doti dell’artista lo spronano e lo incitano allo scopo di produrre un florido e fecondo lavoro.

 

 

 

 

 

 Antonio Franceschelli - Bosco di Castiglione Messer Marino 1969

 

 

Nell’agosto del 1958 ritorna nel suo paese natio, nel giorno della festa del patrono. Ivi rivede e abbraccia i suoi figlioli; ritorna subito di nuovo a Napoli per prendere le sue cose, perché ha deciso, ormai guarito e libero per sempre, di ritornare tra i suoi figli e presso la sua cara Fiorina, ma un infarto, inesorabile, lo coglie il 3 settembre 1958 nella sua cameretta a Posillipo, nel Seminario Campano. Il figlio Antonio decide di continuare l'arte paterna e incomincia a dipingere. Siccome il fratello Raffaello si era iscritto all'università, lui gli regalava un quadro per ogni esame superato, per invogliarlo negli studi di medicina. Alla fine, alla laura del fratello ha smesso definitivamente di dipingere 

 

 

   

Antonio Franceschelli - Figura del padre Giovanni 1969 - Figura del fratello Franco 1969

 

 

dedicandosi ad altre attività, scoprendosi un geniale inventore, modificando e ideando apparecchiature di ogni sorte e misura. Ricorda con piacere la costruzione di un grosso telescopio con applicazione di una telecamera che sostituiva l'occhio umano, quando le telecamere erano preistoria e un'applicazione del genere non era minimamente conosciuta. dedicandosi ad altre attività, scoprendosi un geniale inventore, modificando e ideando apparecchiature di ogni sorte e misura. Ricorda con piacere la costruzione di un grosso telescopio con applicazione di una telecamera che sostituiva l'occhio umano, quando le telecamere erano preistoria e un'applicazione del genere non era minimamente conosciuta. La sua carriera l'ha svolta come dipendente di un ente pubblico, perchè era nella sua filosofia, un vivere tranquillo e a misura d'uomo, forte dell'esperienza del padre, con la massima che una candela se è accesa dalle due parti si consuma più velocemente di una accesa in maniera tradizionale. A distanza di tempo ha deciso di farmi conoscere queste sue opere e io le ho messe tutte in web, nell'occasione della preparazione della pagina che magnificava il suo papà. Attualmente i tre fratelli Franceschelli vivono a Chieti.

 

Gli innamorati alla Villa comunale di Chieti 1968

Il filobus in Via Arniense - Il mio primo quadro 1959

 

 

Antonio Franceschelli - Nonno Ernesto 1967

Antonio Franceschelli - La rossa 1968

 

 

 

 

 

Antonio Franceschelli - Bosco di Schiavi d'Abruzzo 1968

 

 

@enio


 

 

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